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sabato 27 dicembre 2008

Desideri...

Io desidero
che ogni essere umano di questo pianeta
nasca e viva nell'Amore
che gli sia garantito il nutrimento
con cibo sano, prodotto localmente
che possa dissetarsi e lavarsi
con acqua pulita
che abbia vestiti con cui proteggersi
e una casa che gli dia riparo e caldo o fresco
a seconda delle stagioni
dove vivere serenamente e in pace
da solo, con la sua famiglia
o con chi gli è caro
in comunione e armonia con altra gente
del suo popolo o straniera
lavorando quanto serve e secondo le sue attitudini
per se stesso e per donare agli altri

Desidero che ad ogni individuo siano garantito l'accesso all'informazione
il diritto ad una libera istruzione
all'educazione del suo corpo, della sua mente, della sua anima
a poter viaggiare nel mondo, per trovare i suoi fratelli, le sue sorelle
per scoprire come ovunque c'è amore, bontà e bellezza
e capire che la diversità fa parte della vita
che siamo tutti figli di una Madre Terra e di un Padre Celeste

Desidero che ad ognuno sia garantito di esprimersi liberamente
affinché si sviluppi tutto il suo potenziale
e sbocci il fiore che è destinato a diventare
e che ognuno di noi sia difeso
da quelle persone che per mancanza di amore e per paura
vedono il mondo diviso in bianco e nero
in giusto e sbagliato
capaci per questo di far del male per far del bene
di seguire tradizioni, religioni, comportamenti limitanti
che dividono se stessi, e gli altri
che giudicano, escludono, separano la gente
io desidero che si risveglino dalla loro cecità
che aprano il loro cuore all'amore e all'accettazione
perché solo allora saranno liberi
dai muri che hanno costruito
che imprigionano se stessi e gli altri

E desidero
che quelle persone che vivono attaccate ai soldi, al potere, agli oggetti
che adesso fanno del male, distruggono, rubano e uccidono
inconsapevoli di essere immersi nell'Amore
di avere dei legami con tutto e con tutti,
siano rese inoffensive e amate, protette da se stesse
affinché capiscano quanto sia facile essere felici

Io so che questi desideri sono gli stessi di tutta quella gente
che sa cos'è l'Amore, la Libertà, la Vita
e so che non sarà facile realizzarli
che sarà necessario talvolta
usare la forza, difendersi e aggredire
ma i conflitti fanno parte del gioco della vita
della trasformazione e dell'evoluzione

So che ignorando i problemi questi aumenteranno
e accettando la lotta, cogliendo le opportunità, rinunciando alle certezze
faremo e otterremo molto di più che in qualunque altro modo
e non avremo vissuto invano
ma pienamente, con coraggio
in sintonia con l'Universo
il cui significato per me è "una sola strada"*
quella della Creazione
verso la Vita, l'Amore, la Libertà

Ma ci si può opporre, andando contro la corrente
o restare indifferenti e vivere, senza accettare la sfida
e così morire prima del tempo,
pur respirando per tutta la vita...

* Il termine romano "universum" significa "volto in una sola direzione"

Germano Caputo

venerdì 26 dicembre 2008

Noam Chomsky

Tratto da Noam Chomsky, "America: il nuovo tiranno", Rizzoli

Alle sue conferenze davanti al pubblico americano, spesso la gente interviene ponendole la fatidica domanda: - Che cosa dovrei fare?-
Ciò accade solo con il pubblico americano. Nel Terzo Mondo non mi viene mai rivolta questa domanda. Quando vai in Turchia, in Colombia o in Brasile, nessuno ti chiede: -Che cosa dovrei fare?-. Ti dicono quello che stanno facendo. Quando sono andato a Porto Alegre per il World Social Forum, ho avuto un incontro con alcuni campesinos senza terra, e non mi hanno chiesto che cosa avrebbero dovuto fare; mi hanno invece raccontato quello che stavano facendo. Si tratta di persone povere, oppresse, che vivono in condizioni terribili, e non si sognerebbero mai di chiederti che cosa dovrebbero fare. E' solo nelle culture altamente privilegiate, come la nostra, che le persone vengono a porti questa domanda. Abbiamo tutte le possibilità aperte davanti a noi, e non abbiamo nessuno di quei problemi con cui devono confrontarsi gli intellettuali in Turchia o i campesinos in Brasile. Noi possiamo fare di tutto. Qui però le persone sono abituati a credere che vi siano risposte facili, mentre non è così che funzionano le cose. Se uno vuole fare qualcosa, deve impegnarcisi con dedizione giorno dopo giorno. Programmi di formazione, organizzazione, attivismo. E' in questo modo che le cose cambiano. Volete una bacchetta magica con cui risolvere i problemi, per poi tornare a casa domani a guardare la televisione? Bene, sappiate che questa bacchetta non esiste.

Che cosa direbbe ad una persona che, leggendo questa intervista, si chiedesse: - Questi sono problemi enormi. Io, come singolo individuo, cosa posso fare? -.
Ci sono un sacco di cose che possiamo fare. Noi non stiamo per essere gettati in prigione, né stiamo per essere torturati o assassinati. Godiamo di enormi privilegi e di un'impressionante libertà. E ciò significa che abbiamo infinite opportunità di azione. Al termine di ogni conferenza negli Stati Uniti, c'è sempre qualcuno che si alza e dice: -Voglio cambiare questo stato di cose. Che cosa posso fare?-. In qualche modo, il fatto di godere di enormi privilegi e libertà porta con sé un senso di impotenza; è un fenomeno strano, che non può fare a meno di attirare la nostra attenzione. Il punto è che possiamo fare quasi tutto. Non vi sarà affatto difficile trovare gruppi di persone che stanno lavorando sodo su questioni che vi interessano, ed entrare a farne parte. Ma questa non è la risposta che la gente vuole sentirsi dire.
La vera domanda che le persone hanno in mente suppongo sia questa: -Cosa posso fare per mettere fine a questi problemi in modo rapido e veloce?-. Sono andato ad una manifestazione, e non è cambiato niente. Il 15 febbraio 2003 quindici milioni di persone hanno partecipato alla grande marcia per la pace di New York, e Bush ha scatenato ugualmente la guerra; non c'è alcuna speranza.

Ma non è così che funzionano le cose. Se volete che le cose cambino veramente, dovete prepararvi ad affrontare, giorno dopo giorno, il semplice e monotono lavoro di avvicinare un paio di persone interessate ad un problema, mettere in piedi un'organizzazione un po' più grande, preparare la mossa successiva, sperimentare la frustrazione e, alla fine, arrivare da qualche parte. E' così che il mondo cambia. E' in questo modo che ci si libera dalla schiavitù, che si conquistano i diritti delle donne, che si ottiene il diritto di voto o la tutela dei lavoratori. Ogni conquista a cui possiamo pensare è nata da un lavoro di questo tipo, non dal fatto che le persone hanno partecipato a una dimostrazione per poi lasciar perdere vedendo che non succedeva nulla, o dal fatto che la gente va a votare una volta ogni quattro anni e poi torna a casa.

Certo, va bene eleggere un candidato migliore - o forse meno peggiore -, ma questo è soltanto l'inizio, non la fine. Se vi fermate lì, potreste tranquillamente non andare neanche a votare. A meno che non sviluppate una cultura democratica vivace e rigogliosa in grado di costringere i candidati ad agire in un certo modo, essi non faranno mai le cose per le quali li avete votati. Se ci si limita a premere un bottone per poi tornare a casa, non cambierà mai niente.

Capita ogni tanto

Capita ogni tanto, a chi sogna un mondo diverso, di attraversare periodi di tristezza, abbattimento, depressione. E' normale che accada, io lascio che sia... stacco la spina, mi riposo, passo del tempo con chi mi è caro o immerso nella Natura...
So che nulla è permanente, vale sia per la felicità che per la tristezza. Tutto passa, come passa l'inverno o una giornata nuvolosa. Spero potrà aiutarvi leggere ciò che segue.

La mia visione di futuro per il nostro paese non è di somigliare a quelle nazioni che si ergono baluardo di civiltà salvo poi sottomettere tutto e tutti alla tirannia del denaro usando ogni mezzo, compresa la violenza in tutte le sue forme possibili.

Il mio desiderio è che noi troviamo il nostro posto ed equilibrio nel meraviglioso ciclo della Vita. Questo equilibrio è ancora lontano dall'essere raggiunto, ma paradossalmente pur essendo ad un passo dal baratro della autodistruzione mai come adesso abbiamo gli strumenti e le potenzialità per realizzare una reale Civiltà Umana.

Nel mondo che io desidero lasciare ai miei figli non vi sarà più paura o incertezza del futuro. L'uso del denaro sarà limitato, l'economia e il commercio esisteranno ancora ma non saranno il cardine attorno a cui ruotano tutte le nostre esistenze, e non succederà mai più che chi è senza soldi non potrà avere ciò di cui necessita, dal cibo alla casa al vestiario; dall'assistenza alla nascita a quella in vecchiaia; dall'istruzione al divertimento.

I ricchi che non si prodigano per aiutare gli altri esisteranno ancora, ma la loro opulenza non consentirà di aver più potere di altri e di far del male impunemente. Essi rappresenteranno retaggio di un passato da cui trarre insegnamento per il futuro e saranno considerati per quel che sono anche adesso: persone malate e bisognose di amore.

Avremo gli stessi mezzi di trasporto, ma non saranno inquinanti e li useremo solo quando non sarà disponibile il trasporto pubblico, e cioè molto raramente; vivremo in comunità cittadine, le stesse città in cui viviamo adesso, ma ristrutturate a tal punto che non vi sarà differenza nella qualità dal vivere in campagna.

Sul territorio rinasceranno borghi, paesini, villaggi rurali, montani, marittimi; l'agricoltura e gli allevamenti intensivi saranno un lontano ricordo; avremo anni e anni di paziente lavoro di risanamento delle devastazioni ambientali che stiamo producendo; ma non sarà faticoso, sarà un atto d'amore, sarà come curare le ferite di chi abbiamo umiliato e torturato, mentre ci ricambiava sempre con amore e generosità: nostra Madre Terra.

Saremo noi a scegliere e cambiare liberamente lavoro, che sarà fonte di gratificazione e non di malattia. Il sistema scolastico aiuterà a sviluppare il potenziale di ognuno e a trovare se stessi, non a diventare robot da inserire nel sistema “schiavo lavoratore/consumatore”. Parleremo e studieremo la salute e non le malattie; elimineremo le cause, non adotteremo dispendiosi ed inutili rimedi; avremo una visione di insieme dell'umanità e non una ristretta e limitante.

La scienza la ricerca saranno finalmente liberi e al servizio del bene comune, non di chi le sovvenziona. Tutte le invenzioni che potrebbero consentire il Progresso e adesso giacciono nelle casseforti delle multinazionali saranno rese pubbliche. La Libertà, l'Amore, la Vita saranno i nostri principi ispiratori.

La mia visione è ancora sfocata, ma ciò che ho scritto rende l'idea. So che coincide con quella di tanti di voi, di quelli che stanno imparando ad ascoltare il cuore e ad usare la mente anziché diventarne schiavi. Ci sentiamo separati l'uno dall'altro, ma siamo tutti uniti alla Fonte, alla Matrice, alla radice: siamo tutti manifestazioni della Vita...

Adesso chiudi gli occhi,
e ascolta il cuore...
...il tuo battito... è anche il mio.

Germano Caputo

"Un essere umano è parte di un tutto che chiamiamo 'universo', una parte limitata nel tempo e nello spazio.
Sperimenta se stesso, i pensieri e le sensazioni come qualcosa di separato dal resto, in quella che è una specie di illusione ottica della coscienza.
Questa illusione è una sorte di prigione che ci limita ai nostri desideri personali e all'affetto per le poche persone che ci sono più vicine.
Il nostro compito è quello di liberarci da questa prigione, allargando in centri concentrici la nostra compassione per abbracciare tutte le creature viventi e tutta la natura nella sua bellezza."
Albert Einstein