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martedì 14 luglio 2009

La bibbia della mia religiosità

"La mia bibbia
non è scritta su carta."
E' stata la mia risposta a chi mi consigliava di leggerla...
A me non servono preti o vescovi, rabbini, imam. Riesco a vivere, e meglio, senza quelle religioni che hanno fatto più male all'umanità di qualunque altra causa, economica o politica. Le religioni tengono le società incatenate, impediscono lo sviluppo delle immense potenzialità di ogni individuo e dell'intera umanità. Piuttosto fanno regredire, ma mai progredire.
Il mio divino e la mia religiosità non hanno bisogno di alcun intermediario umano. E se proprio dovessi averne uno non lo accetterei uomo, lo esigerei donna, in quanto è lei che l'Universo ha designato per essere fertile, ricevere il seme, concepire e sviluppare la vita, per affrontare il momento della nascita.
Per me la vita è sacra, il piacere è sacro. E' sempre stato così nella storia antica e passata per millenni e millenni. Solo le religioni moderne esaltano la sofferenza e la morte. Come si può pensare che un neonato nasca peccatore? Quando ogni nascita è il trionfo della vita!
Per quanto un maschio sia religioso, fedele, praticante, spirituale, "santo"... per quanto possa amare, pregare, sacrificarsi... quanto può saperne della sacralità della vita che ti cresce dentro?
E' per questo che la mia bibbia si legge con il cuore.
E' scritta in ognuno di noi, la vedo negli occhi della gente, nelle piante, negli animali, nel cielo e nel mare, ovunque la Natura di manifesti.
Tutto ciò che esiste è divino.
Non c'è nulla di profano o che non abbia valore nell'Universo.
E il male ne fa parte quanto il bene.
Non ho bisogno di convertire nessuno perchè il mio non è un credo, ma una realtà tangibile, immanente.
Si crede in qualcosa di cui non si è certi... infatti tutti si dicono "credenti"...
Non ho dubbi che mi spingono ad aver bisogno di far parte delle masse, per sentirmi sicuro di ciò in cui credo... ad aderire alle religioni, ognuna portatrice dell'"unica verità"...
Io non credo...
C'è bisogno di credere... nella vita, nella terra, nel sole, nella Natura?
No. Sono qui, intorno a noi. Siamo noi il divino... lo possiamo vedere negli occhi di un bambino... nelle persone che amiamo... ovunque lo si cerchi si trova, lo puoi toccare, respirare, vivere.
Tutti noi apparteniamo alla Terra, alla Vita, all'Universo. Questa è la mia personale verità, confutata dalla scienza già da tempo.
La vita non ha inizio ne fine, è sempre esistita e sempre esisterà, è energia in continua trasformazione, nascita, vita, morte, rinascita.
E non è prodotto di una sola polarità, maschile, onnipotente, superiore, vendicativa, che usa la forza, la colpa, le punizioni, le penitenze... per fare giustizia e farsi amare e rispettare...
Chi, sano di mente, amerebbe una persona così? E' chiaramente un profilo di una persona malata, asociale...
Non esiste un Dio così... è solo l'immagine speculare di persone che non sanno cosa sia l'amore, il sacro, il divino, la vita, la libertà. Persone che non sono ancora morte, ma neanche vive.
E infine... se proprio un dio esistesse, sarebbe nato da una Dea.
I maschi non partoriscono...