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mercoledì 13 giugno 2012

Odiare il terremoto


Noi esseri umani, odiamo il terremoto.

Non c'è evento più insopportabile e devastante psicologicamente che sentire la terra tremare e muoversi violentemente sotto i nostri piedi, ancora peggio mentre dormiamo, e diventare all'improvviso qualcosa di precario, senza punti fermi, sentirsi come cadere nel vuoto.

Lo odiamo molto di più di uragani, tempeste, piogge torrenziali, estati torride e gelidi inverni.
Ma non è solamente perché ci manca la terra sotto i piedi... c'è una ragione inconscia che smuove la nostra anima quanto il nostro corpo.

Perché il terremoto ci mette bruscamente di fronte alla nostra stupidità, alla nostra idiozia come specie animale che si crede superiore. Ci fa cadere dal piedistallo su cui ci siamo elevati.

Perché finché scaviamo montagne, cementifichiamo campagne, inquiniamo fiumi e mari, distruggiamo foreste, estinguiamo specie animali e vegetali, sterminiamo cuccioli o alleviamo crudelmente animali, insomma, mentre pratichiamo tutte quelle attività che tanto ci piacciono perché servono a schiavizzare la maggior parte dell’umanità rendendo più ricca una minima parte di essa, mentre facciamo tutto ciò, chiamandolo progresso, nessuno si accorge di niente.

Tutto tace, nulla ci svela quanto stiamo andando contro la Vita, quanto stiamo violando le regole della Natura e offendiamo chi ci ha donato la vita.

Ma il terremoto appare come un fulmine a ciel sereno...
Il terremoto mostra, con la sua immane potenza, la nostra impensabile vulnerabilità.
Il nostro essere insetti senza intelligenza, capaci di costruire tombe di mattoni e cemento che chiamiamo case e fabbriche, senza tener conto della realtà che un banale respiro o movimento della Terra possa distruggere le opere di cui siamo così orgogliosi, il castello di sabbia della nostra presunta “Civiltà”.

Perché la Terra non è una massa di roccia inerme che ruota intorno al sole, ma un pianeta vivo, che trattiamo come fosse nostro e come fossimo Dei, mentre siamo solo stupidi animali che si agitano tanto, che corrono ciecamente verso il baratro del progresso, della crescita infinita, travolgendo tutto quanto ci circonda…

Ecco perché odiamo il terremoto…

Perché non possiamo farla franca come al solito.
Perché ci mette di fronte alle nostre responsabilità, ci sveglia dal nostro quotidiano dormire, rompe le nostre dolci illusioni di grandezza, ci fa vedere quanto siamo ancora in basso nella scala evolutiva, ci riporta la nostro posto, ad una scomoda realtà…

La realtà che abbiamo ancora tanto da imparare su di noi, sulla Terra, e dagli animali che consideriamo inferiori… a cominciare dall'essere umili verso la Natura e dal capire che tutto quel che ci accade non è opera di una Natura matrigna, ma di figli sciocchi e ingrati.
Tutto quanto ci accade di male, per opera di eventi naturali più o meno straordinari, dipende solo da noi. E' colpa nostra.

La colpa di chi muore, sotto una pioggia che spazza via paesi interi e case sui letti di fiumi, o che seppellisce chi dorme nel proprio letto di casa… è solo nostra.
E' una colpa. Ed è nostra.

Ecco perché odiamo il terremoto